I Ponteggi nei cantieri edili

I ponteggi possono essere di diverse tipologie

1. PONTEGGI A TUBO E GIUNTI (FISSO)

I Ponteggi nei cantieri edili a tubo e giunti fissi, sono formati da una serie di elementi tra cui le aste in acciaio e i giunti a conchiglia. Le aste sono usate come montanti, diagonali di facciata, diagonali in pianta, traversi, correnti, parapetti, controventi e saette. I tubi sono collegati tra loro tramite giunti a conchiglia con bulloni con testa a “T”.

I telai a tubi e giunti possono essere utilizzati anche in combinazione con telai prefabbricati (o a montanti e traversi prefabbricati) per la realizzazione di parasassi, montanti di sommità, piazzole di carichi, mensole, travi carraie, particolari partenze o connessione a patto che questi facciano parte di un’unica autorizzazione ministeriale.

 

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2. TELAI PREFABBRICATI (FISSO O AD H)

I Ponteggi nei cantieri edili a Telai Prefabbricati (TRAVERSO+MONTANTE), possono essere a perni (il terminale del telaio fa da spinotto per il successivo innesto e vengono poi bloccate con spine a verme) o con incastri a boccole. Vediamo le caratteristiche principali di un telaio prefabbricato:

  • Il telaio prefabbricato è costituito da due montanti saldati tra loro con traversi.
  • La successione verticale di più traversi costituisce una stilata
  • Il campo è lo spazio tra due stilate
  • Il corrente è il collegamento orizzontale tra due telai consecutivi
  • Le diagonali di facciata è la controventatura atta ad impedire spostamenti e rotazione dei nodi
  • Impalcato: piano di calpestio in tavole di legno o metalliche. Le tavole sono predisposte per agganciarsi ai traversi dei cavalletti. Si dividono in 6 classi a seconda dei carichi di servizio. Fino alla classe 3, sono definiti ponteggi leggeri (per ispezioni e lavorazioni con attrezzi leggeri e senza deposito di materiali). Dalla classe 4 alla 6 sono definiti ponteggi pesanti (elevazioni di murature, getti in cls, muratura pesante, intonaci…). Se gli impalcati hanno solo funzione di piano di lavoro a sostegno dei carichi di servizio e ove questo sia contemplato negli schemi allegati all’autorizzazione ministeriale, gli impalcati possono essere costituiti da elementi metallici (anche in caso di progetto).
  • Il passaggio da un impalcato al successivo avviene tramite botole apribili che non devono essere disposte in prosecuzione una dell’altra, ma sfalsate in modo da prevenire cadute verticali. Per opere più complesse, strutture più alte e accesso contemporaneo di più lavoratori è opportuno predisporre di una scala componibile a rampe singole o doppia (solitamente poste ad un’estremità del ponteggio), mentre per strutture verticali a campanili è opportuno valutare l’adozione di un ascensore di cantiere per la movimentazione di persone e materiali.
  • Il sottoponte è un impalcato posto sotto il piano di lavoro
  • I nodi e collegamenti sono dei punti di fissaggio tra due o più elementi. Tra traversi e montanti sono fissi e saldati, tra due stilate sono smontabili e dotati di innesti a baionetta o spina di verme
  • Parasassi o mantovane: tavolati fissati a bandiere inclinate atte a proteggere passanti da eventuali cadute di materiale dall’alto
  • Teli: servono per la chiusura frontale del ponteggio
  • Ancoraggi: servono per evitare ribaltamenti e garantire la verticalità del ponteggio rispetto alla struttura servita (su cui vanno applicati gli ancoraggi). In genere si applicano ogni due piani, ogni due campate o ogni 22 m.
  • Mensola: struttura di allargamento del piano di calpestìo nel caso in cui la distanza del ponteggio superi i 20 cm dalla parete. In alternativa prevedere il parapetto anche lato parete.
  • Travi per passi carrai: schemi tipo per le interruzioni di stilate al fine di permettere il passaggio di automezzi
  • La testata del cavalletto è chiusa da apposito cancelletto (con tavola fermapiede così come il bordo esterno del parapetto).
  • E’ possibile montare delle mantovane o parasassi così come è possibile allargare gli impalcati con elementi a mensola.
  • Eventuali tubi scoperti vanno coperti con appositi tappi a misura.
  • BASETTE

3. MONTANTI E TRAVERSI PREFABBRICATI CON POSSIBILITA’ MULTIDIREZIONALI

I vari componenti (montanti, traversi, diagonali e tavole metalliche) prevedono assemblaggio ad incastro dei vari elementi. Versatili e rapidi da montare.

I Ponteggi nei cantieri edili e la sicurreza

Nel ponteggio metallico la sicurezza strutturale, che ha un rilievo essenziale, dipende da numerosi parametri, quali: la frequenza di utilizzo, il numero dei montaggi e smontaggi, il corretto stoccaggio dei componenti, l’ambiente di lavoro, l’utilizzo conforme all’autorizzazione ministeriale e lo stato di conservazione degli elementi costituenti lo stesso.

Vediamo ora le principali precauzioni nell’utilizzo dei ponteggi nei cantieri edili:

  • Ponteggi MilanoIl montaggio e lo smontaggio delle opere provvisionali devono essere eseguiti sotto la diretta sorveglianza di un preposto
  • Sopra i ponti di servizio e sulle impalcature in genere è vietato qualsiasi deposito, eccetto quello temporaneo dei materiali ed attrezzi necessari ai lavori.
  • Chiunque intende impiegare ponteggi deve farsi rilasciare dal fabbricante copia dell’autorizzazione ministeriale e delle istruzioni e schemi allegati.
  • L’autorizzazione è soggetta a rinnovo ogni dieci anni per verificare l’adeguatezza del ponteggio all’evoluzione del progresso tecnico
  • I ponteggi di altezza superiore a 20 metri e quelli per i quali nella relazione di calcolo non sono disponibili specifiche configurazioni strutturali utilizzate con i relativi schemi di impiego, nonché le altre opere provvisionali, costituite da elementi metallici o non, oppure di notevole importanza e complessità in rapporto alle loro dimensioni ed ai sovraccarichi, devono essere eretti in base ad un progetto comprendente:
    • calcolo di resistenza e stabilità eseguito secondo le istruzioni approvate nell’autorizzazione ministeriale
    • disegno esecutivo
    • dal progetto, che deve essere firmato da un ingegnere o architetto abilitato a norma di legge all’esercizio della professione, deve risultare quanto occorre per definire il ponteggio nei riguardi dei carichi, delle sollecitazioni e dell’esecuzione
    • tutto ciò che, in generale, non è previsto dagli schemi allegati all’autorizzazione ministeriale deve essere previsto da un progetto ad hoc
  • Nei lavori in quota il datore di lavoro provvede a redigere a mezzo di persona competente un piano di montaggio, uso e smontaggio (Pi.M.U.S.), in funzione della complessità del ponteggio scelto, con la valutazione delle condizioni di sicurezza realizzate attraverso l’adozione degli specifici sistemi utilizzati nella particolare realizzazione e in ciascuna fase di lavoro prevista. Tale piano può assumere la forma di un piano di applicazione generalizzata integrato da istruzioni e progetti particolareggiati per gli schemi speciali costituenti il ponteggio, ed è messo a disposizione del preposto addetto alla sorveglianza e dei lavoratori interessati.
  • I ponteggi sono montati da personale qualificato e formato e sotto la sorveglianza di un preposto, che ha il compito di verificarne, ad intervalli periodici o dopo violente perturbazioni, la corretta verticalità dei montanti, il serraggio dei giunti, l’efficienza degli ancoraggi e dei controventi.
  • Per ciascun ponteggio il fabbricante chiede al Ministero del Lavoro l’autorizzazione alla costruzione e all’impiego che analizza la domanda e ne attesta la corrispondenza alle norme UNI 12810, 12811 e 74. Possono essere autorizzati ponteggi ad interassi superiori se vengono verificate le prove di carico. Tale autorizzazione ha validità 10 anni e chiunque vuole utilizzare un ponteggio deve farsi rilasciare una copia dell’autorizzazione dal fabbricante. La relazione allegata al ponteggio deve contenere:
    • Descrizione degli elementi che costituiscono il ponteggio, loro dimensioni con le tolleranze ammissibili e schema dell’insieme;
    • Caratteristiche di resistenza dei materiali impiegati e coefficienti di sicurezza adottati per i singoli materiali;
    • Indicazione delle prove di carico, a cui sono stati sottoposti i vari elementi;
    • Calcolo del ponteggio secondo varie condizioni di impiego;
    • Istruzioni per le prove di carico;
    • Istruzioni per il montaggio, impiego e smontaggio del ponteggio;
    • Schemi-tipo di ponteggio con l’indicazione dei massimi ammessi di sovraccarico, di altezza dei ponteggi e di larghezza degli impalcati per i quali non sussiste l’obbligo del calcolo per ogni singola applicazione.
  • Gli elementi del ponteggio devono portare impressi a rilievo ed incisione il marchio del fabbricante. Non è mai consentito l’uso promiscuo di più strutture se queste appartengono ad autorizzazioni diverse.

 

VERIFICHE SUI PONTEGGI:

  • IN RAPPORTO ALLA TIPOLOGIA:
    • SCHEDA A: TELAI PREFABBRICATI:
      • GENERALE: libretto e autorizzazione ministeriale (necessario), eventuali tubi e giunti di un unico produttore e di tipo autorizzato.
      • TELAIO: marchio come da libretto, protezione contro la corrosione in buono stato, controllo verticalità e spinotto di collegamento tra i montanti. In caso di esito negativo, scartare l’elemento.
    • SCHEDA B: MONTANTI E TRAVERSI PREFABBRICATI
      • GENERALE: libretto e autorizzazione ministeriale (necessario), eventuali tubi e giunti di un unico produttore e di tipo autorizzato.
      • TELAIO: marchio come da libretto, protezione contro la corrosione in buono stato, controllo verticalità e spinotto di collegamento tra i montanti. In caso di esito negativo, scartare l’elemento.
    • SCHEDA C: TUBI E GIUNTI
      • GENERALE: libretto e autorizzazione ministeriale (necessario)
      • TUBI: marchio come da libretto, protezione contro la corrosione in buono stato, controllo verticalità. In caso di esito negativo, scartare l’elemento.
      • GIUNTI: marchio come da libretto e spinotto di collegamento tra i montanti
    • SUI SINGOLI ELEMENTI: se non presentano il marchio o diverso da quello del libretto, se usurati, non perfettamente verticali, corrosi… vanno scartati e sostituiti
    • PRIMA DEL MONTAGGIO:
      • SCHEDA 1
    • DURANTE L’USO
      • SCHEDA 2
    • REGISTRO DELLE VERIFICHE:
      • DOCUMENTAZIONE
        • disegno esecutivo conforme allo schema del fabbricante, firmato da persona competente e che sia tenuto in cantiere
        • presenza del progetto per i ponteggi > 20 m e/o non conformi allo schema tipo la (da tenere in cantiere)
        • ultima verifica del preposto
        • presenza di calcolo da parte di un tecnico abilitato in caso di montaggio di tabelloni pubblicitari, graticci, teli o altre schermature
      • CONTROLLI SULL’OPERA
        • distacco tra la struttura e il ponteggio congruente
        • efficienza parasassi
        • efficienza serraggio dei giunti, dei collegamenti fra gli elementi del ponteggio e dell’efficienza degli ancoraggi
        • verticalità dei montanti
        • efficienza delle controventature di pianta e di facciata
        • mantenimento in opera dei dispositivi di blocco degli elementi dell’impalcato e dei sistemi antisfilamento dei farmapiedi

 

POSA DEL PONTEGGIO

Il montaggio e lo smontaggio delle opere provvisionali deve avvenire sotto la supervisione del preposto rispettando una serie di regole fondamentali:

  • con l’uso di dpi anticaduta (linea vita, doppio cordino, dispositivi di trattenuta retrattili)
  • da lavoratori appositamente formati
  • secondo le istruzioni riportate in un documento specifico
  • secondo il disegno esecutivo del ponteggio o del progetto
  • i montanti devono essere a coppie distanti almeno un metro, verticali rispetto alla struttura o leggermente inclinati verso di essa. Per ponteggi sotto gli 8 m (o per gli ultimi sette metri di un ponteggio più alto) sono ammessi montanti singoli
  • l’altezza dei montanti deve superare i 120 cm rispetto all’ultimo impalcato
  • la distanza tra due montanti non deve superare i 360 cm (in casi speciali occorre progetto del ponteggio)
  • il ponteggio deve risultare ancorato alla costruzione almeno ogni due piani e almeno ogni due montanti (con disposizione a rombo degli ancoraggi)
  • le modalità di montaggio, uso e smontaggio deve essere definita nel Pi.M.U.S. allegato al POS dell’impresa
  • il ponteggio deve avere una distanza minima di 5 m dalle linee elettriche
  • è necessario utilizzare elementi idonei e predisporre il registro di manutenzione
  • in caso di forti pendenze è necessario predisporre un’opera previsionale che funga da base solida di appoggio
  • è possibile montare, in fase di allestimento, un argano a bandiera per il sollevamento di materiale con portata max 200 kg e sbraccio < 120 cm a condizione di raddoppiare il montante di appoggio dell’argano.

I datori di lavoro, i dirigenti ed i preposti devono disporre ed esigere che i lavoratori, durante l’uso delle attrezzature, indossino, quali ulteriori mezzi di protezione individuale, idoneo elmetto con sottogola, calzature con suola flessibile antisdrucciolevole e guanti. E’ fatto obbligo ai lavoratori di utilizzare i mezzi di protezione.

I costi della sicurezza riguardo i ponteggi

Il ponteggio è un’opera provvisionale il cui costo è da imputare esclusivamente ai costi della sicurezza, non soggetto a ribasso d’asta: Art. 7 comma 1 lettera “a” e “g” del D.P.R. 222/03 (“Regolamento sui contenuti minimi del Piano di Sicurezza e Coordinamento”).

È quindi compito del CSP valutarne schemi, rappresentazione grafica (in sezione e in pianta), analizzare il fondo di appoggio, eventuali opere provvisionali per la casseratura dei getti in calcestruzzo, ancoraggi… al fine di poter effettuare una corretta valutazione dei costi in fase di preventivo da parte dell’impresa affidataria sia in fase di offerta che in fase di redazione del POS. Il CSP dovrà esplicitare quindi un esatto elenco di ponteggi (ponti sospesi, su ruote…) usati in cantiere, eventuali procedure di dettaglio, elenco dei DPI da fornire ai lavoratori in fase di montaggio e smontaggio del ponteggio.

È altresì compito del CSP indicare nel PSC quali sono i documenti in merito all’informazione/formazione dei lavoratori (addestramento per l’utilizzo di imbracature, personale addetto al montaggio/smontaggio del ponteggio…) e quali quelli in capo all’impresa, ovvero l’elaborazione del disegno (e progetto se necessario) del ponteggio, redazione del Pi.M.U.S.

La norma di riferimento dei ponteggi è la: UNI HD 1000.

 

FORMAZIONE PER IL MONTAGGIO E L’UTILIZZO DEI PONTEGGI

La formazione è obbligatoria e abilitante per i preposti e gli addetti al montaggio/smontaggio/trasformazione dei ponteggi. Il corso ha durata minima di 28 ore, da frequentare per intero. E’ consentita un’assenza massima del 10% del monte ore. Nessuna differenza di formazione tra preposti e addetti

Il corso è suddiviso in 2 moduli – teorico e pratico – della durata di 14 ore ciascuno. Ogni 4 anni occorrerà frequentare un aggiornamento di 4 ore di cui 3 ore di contenuti tecnico pratici, che è erogato dagli stessi soggetti del corso delle 28 ore.

La formazione specifica dell’Accordo Stato Regioni non è necessaria per:

  • i lavoratori che usano ponteggi montati da altri
  • gli addetti al montaggio, smontaggio di ponti su ruote, ponti su cavalletti, ponti a sbalzo, ponti sospesi, ponteggi autosollevanti e altre opere provvisionali simili
  • per i suddetti lavoratori è necessaria la formazione e l’addestramento previsti dall’art. 37 del D.Lgs 81/2008 (specifici per l’attrezzatura di lavoro) erogati dal datore di lavoro
  • il datore di lavoro, per ciò che riguarda l’addestramento degli addetti ai ponti su ruote, deve tener presenti i contenuti generali di cui al II punto (montaggio/smontaggio/trasformazione di PTP e al IV punto – elementi di gestione di prima emergenza – salvataggio del modulo pratico dell’Accordo del 26.01.2006, allegato XXI)

 

Di cosa si occupa il nostro studio professionale?

Il nostro studio offre servizi di Consulenza sui Cantieri, Coordinatore per la Sicurezza, Piano di Sicurezza e Coordinamento PSC, assistenza alla stesura dei POS aziendali, Piani di Emergenza e Pratiche Atincendio. Nello specifico ci occupiamo di:

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