Responsabilità amministrativa degli enti dlgs 231/01

La responsabilità amministrativa degli enti ovvero delle persone giuridiche di cui al Decreto Legislativo n° 231 del 2001, in materia di sicurezza sul lavoro, è collegata ai reati di cui all’articolo 25, se commessi non rispettando la normativa antinfortunistica. Tali responsabilità si riconducono all’ omicidio colposo e alle lesioni personali colpose gravi o gravissime.
La normativa dà la possibilità all’ente di adottare un Modello di Organizzazione e Gestione (MOG) al fine dell’esimere di tale responsabilità amministrativa degli enti.
Ovviamente un MOG è molto più complesso da realizzare nelle grandi aziende, piuttosto che nelle piccole imprese; in virtù della varietà delle mansioni e delle posizioni lavorative ricoperte in azienda.

Il decreto 231 del 2001 non fornisce indicazioni su come il modello di organizzazione gestione deve essere strutturato. Il Decreto Legislativo 81 del 2008 all’articolo 30 interviene proprio su questo punto, rimasto in sospeso nel decreto 231. Indica, infatti, i requisiti minimi che questo modello deve soddisfare al fine della responsabilità amministrativa degli enti; ovvero per il caso specifico della prevenzione dei reati di cui all’articolo 25 del decreto 231 del 2001.

 

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Requisiti del MOG ai fini della responsabilità amministrativa degli enti

I requisiti del Modello di Organizzazione e Gestione ai fini della responsabilità amministrativa degli enti sono:

1. Assicurare l’assolvimento degli obblighi giuridici relativi:

– al rispetto degli standard tecnico-strutturali delle attrezzature, impianti, luogo di lavoro, agenti chimici fisici e biologici
– alla valutazione dei rischi e relative misure di prevenzione e protezione
– alle attività organizzative in materia di sicurezza: gestione delle emergenze, primo soccorso, riunioni periodiche di sicurezza, consultazione degli RLS
– alla sorveglianza sanitaria
– all’attività di formazione informazione dei lavoratori
– alle attività di vigilanza

2. Prevedere dei registri delle attività di cui sopra
3. Prevedere che le figure preposte alle verifiche e alla valutazione della gestione e controllo del rischio abbiano le dovute competenze tecniche
4. Prevedere un sistema disciplinare
5. Prevedere un sistema di controllo del modello e sull’idoneità nel tempo delle misure adottate

Ciclo di Deming (PDCA)

Tipicamente un modello di organizzazione e gestione MOG è articolato secondo il modello del ciclo di Deming (PDCA):

  • tram notturno in centro a milanoPlan (pianificare): in questa fase si effettua un esame iniziale delle caratteristiche dell’azienda (organigramma, ruoli, mansioni, tipologie di attività..), si ipotizza una politica della sicurezza da adottare e si inizia a pianificare l’attività partendo dall’identificazione di tutti i pericoli prevedibili e la valutazione dei rischi
  • Do (fare o attuazione): si implementa il modello di organizzazione e gestione attraverso un apposito programma, individuando obiettivi, priorità è responsabilità. Il tutto coinvolgendo i dipendenti dell’azienda a tutti i livelli e con specifici flussi comunicativi
  • Check (controllare): durante questa fase si effettua il monitoraggio sia in fase di verifica del raggiungimento degli obiettivi (svolto da personale interno), che di verifica della funzionalità (svolto solitamente da personale esterno) del MOG. Tali controlli vengono svolti seguendo appositi protocolli
  • Act (agire): durante questa fase si effettua il Riesame del Sistema e si attiva quando in fase di monitoraggio si verifica un alert.

Modelli conformi ai requisiti esimenti della responsabilità amministrativa degli enti

In virtù di questo modello, il decreto 81/2008 all’art. 30 indica due modelli da ritenere conformi ai requisiti esimenti dalla responsabilità amministrativa degli enti o delle persone giuridiche di cui all’art. 25 del decreto 231/2001 e che sono:

  1. Norma OHSAS 18000
  2. Linee guida UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) del 28 settembre 2001

A questi sistemi occorre affiancare:

  1. la costituzione di un Organismo di Vigilanza (OdV) come richiesto dal decreto legislativo 231 del 2001
  2. l’istituzione di un apposito sistema sanzionatorio.

Si ricorda infine che, con il decreto ministeriale del 13 febbraio 2014, sono state recepite le procedure semplificate per i modelli di organizzazione e gestione della sicurezza nelle PMI; fornendo quindi alle piccole e medie imprese che vogliono adottare un MOG, delle indicazioni organizzative di carattere semplificato al fine di predisporre un sistema aziendale idoneo a prevenire le conseguenze dei reati di cui all’articolo 25 del decreto legislativo 231/2001.

 

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